Come ritirare il diploma della scuola superiore

Metodo valido per qualsiasi scuola superiore sul territorio italiano

Qualche giorno fa, mi è venuto in mente di cercare come ritirare il diploma di scuola superiore, una cosa che avrei dovuto fare tempo fa forse, ma va bene così, meglio tardi che mai dice un proverbio.

Scrivo una email alla segreteria della mia vecchia scuola, chiedendo i prossimi passi.

Una signora molto cortese mi risponde dicendomi “pagamento su cc1016, di 15.13€ la scuola è aperta questi giorni dalle 15 alle 16”

Ecco le scelte che avevo a mia disposizione:

  1. Pagarlo online tramite una piattaforma messa a disposizione dal ministero “Pago in rete” aperta alle scuole
  2. Andare alla posta e pagarlo
  3. Andare sull’app della mia banca e pagarlo lì
  4. Usare un’app di terze parti (non faccio il nome per rispetto)

Il mio primo pensiero è stato ‘va be, andiamo sull’app della banca e paghiamo’

E così, tra un’app e l’altra, sono giunto sul link di pagamento dei bollettini.

Inserisco i dati: cc1016, importo 15.13€… per scoprire che… l’unica tipologia di bollettino accettata è l'896

“Poco male” — Penso tra me e me — “basterà usare l’app ministeriale ‘Pago in rete’, designata ai pagamenti elettronici tra scuole e cittadini”.

Mi registro con SPID, apro la web app, cerco il nome della scuola e noto che sono disponibili due voci della stessa scuola, una col codice meccanografico corretto e i dati giusti, l’altra sembra la rimanenza di dati meno recenti ma comunque quella era esattamente la mia scuola. A scanso di equivoci decido di inserire quella col codice meccanografico.

Ecco che succede: selezionando quella col codice identificativo corretto spunta fuori un messaggio di errore dicendo che la scuola non supporta i pagamenti fatti tramite la piattaforma.

Decido allora di provare quella senza codice, trattandosi della stessa scuola. Il sistema mi risponde “non ci sono pagamenti attivi che possono essere effettuati”. Come se la scuola avrebbe dovuto attivare la possibilità di pagare quel servizio online, e non di default.

Spazientito, decido di scaricare l’app di terze parti, la mia ultima spiaggia. Prima di scaricarla mi sono informato come pagare il bollettino che serviva a me, e l’app in questione ha proprio un articolo in cui spiegano che è possibile farlo. “Ottimo!” — esclamo — “allora sicuramente riuscirò a pagare questa volta”.

Mi registro, apro l’app e… ancora una volta, schiaffi in faccia, il sistema mi dice “si, una volta era possibile pagare anche gli altri tipi di bollettini, ma ora solo l'896”.

Ultima spiaggia: decido di andare in ufficio postale. Mi reco li e scopro che non solo l’ufficio postale è chiuso, ma ha un bel cartello appiccicato con su scritto “per i servizi postali, recarsi a 1.5km da qui la mattina, e 1.9km da qui se i servizi vi servono il pomeriggio”. Per motivi di tempo ovviamente non potevo recarmi lì la mattina, e il pomeriggio quando ho deciso di effettuare il pagamento avevo i minuti contati.

Ecco un po’ di considerazioni, prima di spiegarvi come pagare la tassa di diploma.

Siamo nel 2025. I pagamenti elettronici sono stati introdotti a forza in Italia, per permettere una quasi-modernizzazione del paese e per combattere l’evasione fiscale.

In un mondo governato dai pagamenti elettronici, non è possibile che per pagare determinati tipi di tasse o tributi debba essere necessario affidarsi alle poste, obbligatoriamente di persona. È una cosa veramente assurda e inutile, atta solo a favorire incentivi e giri di soldi verso una determinata azienda, che non è neanche nell’interesse dei cittadini. Avrei capito se il pagamento fosse stato possibile effettuarlo online esclusivamente tramite una certa piattaforma, anche se non ne vedo il motivo, tanto i soldi sempre all’agenzia delle entrate vanno. Ma addirittura legare indissolubilmente il pagamento delle tasse e dei tributi alle poste, questo è un comportamento che trovo davvero inaccettabile.

Un’altra considerazione che voglio fare riguarda il sistema di pagamento “Pago in rete”. È notevole il fatto che abbiano voluto semplificare il pagamento di tasse e tributi tramite un sistema di pagamento. Perlomeno non dobbiamo attendere in fila alle poste (sigh) il pagamento di una qualsiasi tassa scolastica. Il problema è che se la scuola non attiva il sistema di pagamento, è completamente inutile.

Non ho dati sufficienti per stabilire quante e quali scuole e di che ordine utilizzino il sistema di pagamento ministeriale, ma che senso ha avere il sistema più figo del mondo e non attivarlo obbligatoriamente in tutte le scuole?

Quindi:

  • alla pubblica istruzione, invito ad abilitare e forzare i pagamenti elettronici tramite la piattaforma, dando anche la possibilità di pagare di persona per chi è impossibilitato

  • all’agenzia delle entrate, invito ad abilitare il pagamento di tutte le tipologie di bollettini online, tanto i soldi sempre voi li ricevete, vi è perfettamente indifferente chi li fa

  • alla scuola stessa, invito ad accettare il sistema di pagamento “Pago in rete” o effettuare i versamenti in autonomia, mettendo a disposizione una cassa in contanti dove posso direttamente versare i soldi e possono essere versati al mio posto

Questa è una storia davvero tutta italiana, con cose all’italiana.

Ecco come fare:

  • capire quando la scuola puo riceverti e se hanno ancora il tuo diploma
  • se non lo hanno, contatta il miur
  • recarsi alle poste
  • non perdere tempo (sigh) a cercare altri metodi di pagamento
  • conto corrente: 1016
  • intestato a: agenzia delle entrate - nucleo operativo di Pescara
  • importo: 15.13
  • causale: tassa di diploma
  • vai a scuola col documento e la ricevuta