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Arkavoid è un progetto di Davide Panetta (al basso) che attinge direttamente dalla cultura synth anni 80 e la ripropone in chiave moderna. Il genere è conosciuto come synthwave.
Plastic Dreams From Another World é il primo album di questo progetto.
Copertina #
La copertina é molto bella da fuori, ricca di dettagli e colori.
Non rispecchia pienamente i brani dell’album, dá una specie di anteprima sull’effettivo contenuto. Mi piace molto, anche se forse avrei optato per qualcosa piú futuristico (l’attuale é abbastanza cyberpunk).
In generale ci sono tantissimi dettagli interessanti come una rappresentazione fedelissima di una mpk mini o una specie di Glados sulla destra.
Non mancano poi anche vari richiami alla cultura pop: un paio di Jordan in basso a destra, delle statuette di He-Man, “Kit” di Supercar, un poster di Terminator, e altri elementi assimilabili comunque alla cultura pop o anni 80/90.
Un po’ tutto è un richiamo a qualcos’altro, auto-referenziale (nel disco) o meno.
Ascolto #
Tutti i brani in generale sono facilmente ascoltabili, nel senso che non c’é bisogno di essere dei fan particolari di un qualche sottogenere dell’elettronica.
Un solo brano fa eccezione: in esso ad un certo punto c’è un suono acutissimo che non è esattamente molto orecchiabile. Tralasciando questo episodio isolato, non ci sono particolari problemi.
Tracce #
L’album inizia subito con Run Forever (1), brano che spicca tra tutti per la sua orecchiabilità, con un motivetto molto coinvolgente.
Seguono poi altre considerazioni su alcune tracce:
- Night Sands: insieme a The Scorpion, i brani che mi son piaciute di meno tra le tutte, forse perché un po’ lente, forse perché stilisticamente diverse dal resto dell’album.
- Red Horizon: potrebbe essere benissimo spacciato per la colonna sonora di Hotline Miami. Non se ne accorgerebbe nessuno. Molto carino!
- Bloodzone: l’intro é stranissima, e in generale il pezzo é pieno di cose “strane” ritmicamente. É interessante.
- The scorpion: di per sé il pezzo é carino, synth decisamente rivedibile
- Golden Tears, oltre a piacermi, trovo sia davvero perfetta come traccia finale
Valutazione #
- 5 stelle: per me sono delle hit, sono le mie preferite e sono fantastiche, le adoro
- 4 stelle: ottimo lavoro: non mi sono piaciute come quelle con 5 stelle, ma rimangono dei pezzi ottimi
- 3 stelle: ok: non sono di per sé malvagi, ma qualcosa non mi ha proprio convinto
- 2 stelle: non mi sono piaciuti, é il mio rating piú basso
- 1 stella: non uso mai 1 stella :D
Note finali #
In generale è un album godibilissimo, con un’ottima varietà di tracce e stili, con diverse chicche: un ottimo lavoro sia comparto grafico che sonoro.
- Tracce preferite in particolare: Rebecca (6), The Ghost Of The Temple (3)
- Honorable mentions: Run Forever (1)
Trovate l’album in pre-ordine su Bandcamp o su Spotify.
È prevista l’uscita il 30 settembre sulle principali piattaforme di distribuzione (Spotify, Apple Music).