Dag / Plastic Dreams From Another World: cosa ne penso

Created Tue, 12 Sep 2023 18:01:00 +0200 Modified Mon, 08 Jul 2024 10:58:21 +0000

Plastic Dreams From Another World: cosa ne penso

Arkavoid è un progetto di Davide Panetta (al basso) che attinge direttamente dalla cultura synth anni 80 e la ripropone in chiave moderna. Il genere è conosciuto come synthwave.

Plastic Dreams From Another World é il primo album di questo progetto.

Copertina

La copertina é molto bella da fuori, ricca di dettagli e colori.

Non rispecchia pienamente i brani dell’album, dá una specie di anteprima sull’effettivo contenuto. Mi piace molto, anche se forse avrei optato per qualcosa piú futuristico (l’attuale é abbastanza cyberpunk).

In generale ci sono tantissimi dettagli interessanti come una rappresentazione fedelissima di una mpk mini o una specie di Glados sulla destra.

Non mancano poi anche vari richiami alla cultura pop: un paio di Jordan in basso a destra, delle statuette di He-Man, “Kit” di Supercar, un poster di Terminator, e altri elementi assimilabili comunque alla cultura pop o anni 80/90.

Un po’ tutto è un richiamo a qualcos’altro, auto-referenziale (nel disco) o meno.

Ascolto

Tutti i brani in generale sono facilmente ascoltabili, nel senso che non c’é bisogno di essere dei fan particolari di un qualche sottogenere dell’elettronica.

Un solo brano fa eccezione: in esso ad un certo punto c’è un suono acutissimo che non è esattamente molto orecchiabile. Tralasciando questo episodio isolato, non ci sono particolari problemi.

Tracce

L’album inizia subito con Run Forever (1), brano che spicca tra tutti per la sua orecchiabilità, con un motivetto molto coinvolgente.

Seguono poi altre considerazioni su alcune tracce:

    1. Night Sands: insieme a The Scorpion, i brani che mi son piaciute di meno tra le tutte, forse perché un po’ lente, forse perché stilisticamente diverse dal resto dell’album.
    1. Red Horizon: potrebbe essere benissimo spacciato per la colonna sonora di Hotline Miami. Non se ne accorgerebbe nessuno. Molto carino!
    1. Bloodzone: l’intro é stranissima, e in generale il pezzo é pieno di cose “strane” ritmicamente. É interessante.
    1. The scorpion: di per sé il pezzo é carino, synth decisamente rivedibile
    1. Golden Tears, oltre a piacermi, trovo sia davvero perfetta come traccia finale

Valutazione

  • 5 stelle: per me sono delle hit, sono le mie preferite e sono fantastiche, le adoro
  • 4 stelle: ottimo lavoro: non mi sono piaciute come quelle con 5 stelle, ma rimangono dei pezzi ottimi
  • 3 stelle: ok: non sono di per sé malvagi, ma qualcosa non mi ha proprio convinto
  • 2 stelle: non mi sono piaciuti, é il mio rating piú basso
  • 1 stella: non uso mai 1 stella :D

Note finali

In generale è un album godibilissimo, con un’ottima varietà di tracce e stili, con diverse chicche: un ottimo lavoro sia comparto grafico che sonoro.

  • Tracce preferite in particolare: Rebecca (6), The Ghost Of The Temple (3)
  • Honorable mentions: Run Forever (1)

Trovate l’album in pre-ordine su Bandcamp o su Spotify.

È prevista l’uscita il 30 settembre sulle principali piattaforme di distribuzione (Spotify, Apple Music).